venerdì 28 dicembre 2007

Si stacca.

Buon Anno nuovo

Ci si rivede online il 7 gennaio 2008.



Saluti e Baci

Byez Beppe

venerdì 21 dicembre 2007






GojiraTo Sirius



TexturesRegenesis


prova inserimento bravo musicale da last.fm
Oh toh! e' gia' natale.

allora beccatevi questi auguri divertenti....





C'è un omino nel camino, basso calvo e piccolino...Ma tu guarda, è già Natale...sta fregando tutti i doni, che sfortuna è Berlusconi!!



Nel castello delle fate, quante risa e che trombate!Biancaneve conta i nani 7 fave ha per le mani, la befana vien d notte solo al buio la si fotte, Cenerentola che gran topa c'è la rissa a chi la scopa!Alla strega disumana nessun penetra la tana!Se ne mandi altri 8 sarà un bel 2008!!! Auguri!!



La Befana vien di notte come tutte le mignotte, porta doni ai più piccini e ai più grandi fa i pompini, gira veicoli e palazzi per provare tutti i cazzi, ed infine gran bottana mostra a tutti la sua tana. Che puttana, che puttana che è la nostra Befana!



oooooooooooo queste sono le 12 renne di Babbo Natale viste di culo. Se non le invii subito a 10 persone cominceranno a cagare, e tu avrai un 2008 di merda. Buon anno!





Va lo gnomo per il bosco e t'incula di nascosto, gira gira tra l'erbetta e nel culo t'inchiappetta, mentre il culo ti fa male tanti auguri e Buon Natale.



e per concludere le rane...



















lunedì 17 dicembre 2007

E i contenuti di quei tanto temuti monologhi sono stati svelati ieri sera a teatro, a Roma, sul palcoscenico dell'Ambra Jovinelli. Risultato - e lo diciamo per Campo dall'Orto, direttore di La7 -: tutto esaurito. Ottocento persone in sala e duecento rimaste fuori al freddo, in piedi davanti ai maxischermi nonostante il freddo. Un attacco alla religione, che plagia i giovani e che andrebbe insegnata solo dopo i 40 anni, a maturità raggiunta, e a Ratzinger che in questi giorni non fa la fila alla Posta a pagare l'Ici: «Guardate Papa Razzi (così lo chiama Luttazzi, ndr.) come ride - dice mentre alle spalle appare un'immagine del Pontefice sorridente -. Anche io riderei se la mia azienda non fosse tenuta a pagare le tasse». E ancora: «Il Papa scrive che la scienza non conta nulla senza la fede, allora da domani, per favore, niente antibiotici a Papa Razzi». Poi difende le unioni civili: «Se la Chiesa vuole impicciarsi nella politica italiana, prima paghi le tasse, altro che 8 per mille».



«A scanso di equivoci - ha detto Luttazzi a inizio serata - non siamo qui per me, ma per tutti noi, per difendere il nostro diritto di decidere cosa guardare in televisione». E si è detto dispiaciuto che gli abbiano cancellato la trasmissione «proprio adesso che Berlusconi mi aveva chiamato per piazzare una soubrette nel mio show»... Battute a parte, La7 ha perso un'ottima occasione e ha offusacato la propria immagine di tv libera. D'altra parte già in passato la lunga mano della Chiesa era riuscita a intervenire su quella stessa rete, quando l'imitazione di Ratzinger fatta da Crozza venne "momentaneamente" sospesa... Dì la tua. (Libero News




Norris creò l'arte marziale Chun Kuk Do, che era basata sul Tangsudo e includeva altre cose da ogni stile di combattimento che conosceva. Come molte altre arti marziali il Chun Kuk Do comprende un codice d'onore e delle regole di vita. Queste regole sono tratte dal codice personale di Chuck Norris, sono le seguenti:



  • 1. Svilupperò al massimo le mie potenzialità in ogni modo.

  • 2. Dimenticherò gli errori del passato e farò pressione sulle ambizioni più grandi.

  • 3. Sarò sempre in uno stato mentale positivo e comunicherò questa sensazione a tutte le persone che incontro.

  • 4. Lavorerò continuamente per lo sviluppo dell'amore, della felicità, della lealtà nella mia famiglia e riconoscerò che altro successo non potrà compensare il fallimento nella mia casa.

  • 5. Cercherò la parte buona in tutte le persone e farò diventare utile questo sentimento.

  • 6. Se non ho niente di buono da dire riguardo una persona, non dirò niente.

  • 7. Dedicherò così tanto tempo al miglioramento di me stesso che non avrò tempo per criticare gli altri.

  • 8. Sarò sempre entusiasta per il successo degli altri come lo sono per il mio.

  • 9. Manterrò un atteggiamento di mente aperta verso un punto di vista di un altra persona mentre rimarrò ancora veloce che so di essere veritiero ed onesto.

  • 10. Manterrò rispetto per le autorità e manifesterò questo rispetto sempre.


Il riconoscimento più importante lo riceve però nel 1997 quando diventa il primo uomo dell'emisfero occidentale ad essere nominato Black Belt Grand Master di ottavo grado. Questa rappresenta una delle onorificenze più importanti nel Tae Kwon Do e Chuck Norris è stato il primo occidentale ad ottenerla.

giovedì 13 dicembre 2007

dal sito del Grillo



"

Il New York Times ha pubblicato oggi un servizio sull’Italia che sta affondando e sul V-day. Sul suo sito sono presenti un lungo articolo, un video e una raccolta di fotografie dal titolo “A life less dolce” (Una vita meno dolce).

Dall’articolo “In a Funk, Italy sings an Aria of disappointment”:

“Il modello di vita low-tech (a bassa tecnologia) può ammaliare i turisti, ma l’utilizzo di Internet e del commercio elettronico sono tra i più bassi di Europa, così come gli stipendi, gli investimenti dall’estero e la crescita. Le pensioni, il debito pubblico e il costo dell’amministrazione pubblica sono invece tra i più alti.

Gli ultimi dati fanno riferimento una nazione più vecchia e più povera, a tal punto che il suo vescovo più importante ha proposto di incrementare i pacchi cibo per i poveri.

Il 70% degli italiani tra i 20 e i 30 anni vive a casa dei genitori, condannato a una adolescenza sempre più lunga e poco produttiva. Molti dei più brillanti, come i più poveri un secolo fa, lasciano l’Italia.

Ronald Spogli, l’ambasciatore americano che conosce l’Italia da quaranta anni, avverte che l’Italia rischia una diminuzione del suo ruolo internazionale e delle relazioni con Washington. I migliori amici dell’America sono i business partner e l’Italia non è tra i più importanti. La burocrazia e regole poco chiare hanno portato gli investimenti USA in Italia a soli 16,9 miliardi di dollari nel 2004 mentre in Spagna erano 49,3 miliardi.

In Danimarca il 64% delle persone ha fiducia nel Parlamento, in Italia il 36%. Le statistiche indicano che l’11% delle famiglie italiane vive sotto il livello di povertà e che il 15% ha difficoltà ad arrivare a fine mese con il proprio stipendio”.



Così ci vede il mondo. Tutte cose che chi frequenta il blog conosce da tempo, ma è confortante vederle scritte su un giornale di livello internazionale.

"
Un bimbo veneto vede uscire un omino da un disco volante in giardino e gli

chiede:



"Chi casso sito?"



E l'omino risponde:



"E.T."....



"Eh no, sio can, te go' domandà prima mì!"






bel sito per i test della linea









non male stamattina la lineaa

mercoledì 12 dicembre 2007

Eccoci, siamo alla fine in ginocchio!

Bella italia!!!

Bel governo,

Per sto cacchio di sciopero dei trasportatori, evidentemente preso sottogamba dal governo

siamo a piedi, senza benzina, presto senza generi alimentari deperibili, e siamo a Natale.

Scaffali vuoti, ci sara' una perdita economica incredibili per tutti i commercianti, agricoltori,

produttori, insomma per tutti.

Bravi!!!

Proprio Bravi.

Andate a casa!!!
www.danieleluttazzi.it/



forse lo sapete gia' ma lo scrivo qui perche' mi rompe molto.

Hanno chiuso/censurato il nuovo programma di Luttazzi "Decameron"

su La7.

Bea tv di merda, come del resto tutte le altre e come del resto

questa nostra bella italia rovinata.

Byez Beppe

lunedì 3 dicembre 2007

nuova settimana, stesso lavoro.

e son za stufo!

sara' che settimana scorsa mi sono preso l'influenze e non mi sento ancora al top!

cmq che palle!!!!

saluti!

Byez Beppe

martedì 20 novembre 2007



vediamo un pezzo di storia televisiva.

I passatti della Marcuzzi.







lunedì 19 novembre 2007







i cari amici metallica hanno fatto un concerto acustico

mercoledì 14 novembre 2007

Vita o morte?

pausa o ripresa?

mi sa' che il bryce e' in italia scollegato, il mio unico commentatore......

ah pio.....

vabbe'!

cmq lavorare da soli e' una noia.

giovedì 8 novembre 2007

Devono aver chiuso due forum perche' contenevano bestemmie.

vi copio un bel commento letto su Punto Informatico:



"Io sono devoto ai suini, in particolare i porci.

La mia religione dice che i porci sono delle divinità e ho quindi necessità di invocarli per ingraziarmi la loro benevolenza per la prossima vita in cui se sarò fortunato mi reincarnerò in porco, se sarò sfortunato in pollo.

E allo stesso tempo ritengo che la signora Louise Veronica Ciccone sia una vera e propria porca.

Adesso ditemi che reato ho commesso."



bello e'?

salus Beppe



P.S. in aggiunta vi sparo questo http://www.adherents.com/lit/comics/BattlePope.html

fumetto indipendente americano con un Papa supereroe....

mercoledì 7 novembre 2007

""Informazioni relative a Maxtor


È stato eseguito un reindirizzamento della pagina visualizzata perché Maxtor è stata acquisita da Seagate Technology.


Per ulteriori informazioni sull'acquisizione, leggere il comunicato stampa relativo.


Fare clic sui seguenti collegamenti per informazioni relative a prodotti di Maxtor, servizio di supporto e Seagate Partner Program."""




 


azzo non lo sapevo e voi?


 

martedì 6 novembre 2007





Il gioco dei codici da incollare nei forum mi piacque molto, non so' perche'!


Per gli interessati alla fine del mio pc.

mi sono comprato un hard disk nuovo!!!!

salut


test simpatico pero' se non sapete che cos'e' death note i risultati non li potete apprezzare al meglio.

Salus Beppe

mercoledì 31 ottobre 2007

OLE!!!!

ho skiantato il pc di casa! DC

ho istalllato un programmino per recuperare i dati cancellati (credevo di averli cancellati per sbaglio, invece li avevo solo spostati involontariamente dentro un altra cartella!!) e mi sono portato dentro il virus win32/virut.A

o simile, e mi ha subito skiantato il logon di windows, indi vai solo di modalita' provvisoria e prepararsi a formattare, (ed e' anche poco che l'ho fatto!!!!!!)

evviva li morti....

Byez Beppe
ho trovato un altro sito di informazione giornalistica, da provare

"http://www.loccidentale.it/"



ovviamente e' di parte.

come tutta l'informazione, sopratutto in internet.

a voi scoprire quale.

martedì 30 ottobre 2007











Questo e' piu' realistico




cacchiate online a gogo
(www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa/conti-della-chiesa.html)

L'otto per mille, le scuole, gli ospedali, gli insegnanti di religione e i grandi eventi

Ogni anno, dallo Stato, arrivano alle strutture ecclesiastiche circa 4 miliardi di euro!!!!

I conti della Chiesa

ecco quanto ci costa:

"Quando sono arrivato alla Cei, nel 1986, si trovavano a malapena i soldi per pagare gli stipendi di quattro impiegati". Camillo Ruini non esagera. A metà anni Ottanta le finanze vaticane sono una scatola vuota e nera. Un anno dopo l'arrivo di Ruini alla Cei, soltanto il passaporto vaticano salva il presidente dello Ior, monsignor Paul Marcinkus, dall'arresto per il crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. La crisi economica è la ragione per cui Giovanni Paolo II chiama a Roma il giovane vescovo di Reggio Emilia, allora noto alle cronache solo per aver celebrato il matrimonio di Flavia Franzoni e Romano Prodi, ma dotato di talento manageriale. Poche scelte si riveleranno più azzeccate. Nel "ventennio Ruini", segretario dall'86 e presidente dal '91, la Cei si è trasformata in una potenza economica, quindi mediatica e politica. In parallelo, il presidente dei vescovi ha assunto un ruolo centrale nel dibattito pubblico italiano e all'interno del Vaticano, come mai era avvenuto con i predecessori, fino a diventare il grande elettore di Benedetto XVI.

Le ragioni dell'ascesa di Ruini sono legate all'intelligenza, alla ferrea volontà e alle straordinarie qualità di organizzatore del personaggio. Ma un'altra chiave per leggerne la parabola si chiama "otto per mille". Un fiume di soldi che comincia a fluire nelle casse della Cei dalla primavera del 1990, quando entra a regime il prelievo diretto sull'Irpef, e sfocia ormai nel mare di un miliardo di euro all'anno. Ruini ne è il dominus incontrastato. Tolte le spese automatiche come gli stipendi dei preti, è il presidente della conferenza episcopale, attraverso pochi fidati collaboratori, ad avere l'ultima parola su ogni singola spesa, dalla riparazione di una canonica alla costruzione di una missione in Africa agli investimenti immobiliari e finanziari.

Dall'otto per mille, la voce più nota, parte l'inchiesta di Repubblica sul costo della chiesa cattolica per gli italiani. Il calcolo non è semplice, oltre che poco di moda. Assai meno di moda delle furenti diatribe sul costo della politica. Il "prezzo della casta" è ormai calcolato in quattro miliardi di euro all'anno. "Una mezza finanziaria" per "far mangiare il ceto politico". "L'equivalente di un Ponte sullo Stretto o di un Mose all'anno".



Alla cifra dello scandalo, sbattuta in copertina da Il Mondo e altri giornali, sulla scia di La Casta di Rizzo e Stella e Il costo della democrazia di Salvi e Villone, si arriva sommando gli stipendi di 150 mila eletti dal popolo, dai parlamentari europei all'ultimo consigliere di comunità montane, più i compensi dei quasi trecentomila consulenti, le spese per il funzionamento dei ministeri, le pensioni dei politici, i rimborsi elettorali, i finanziamenti ai giornali di partito, le auto blu e altri privilegi, compresi buvette e barbiere di Montecitorio.



Per la par condicio bisognerebbe adottare al "costo della Chiesa" la stessa larghezza di vedute. Ma si arriverebbe a cifre faraoniche quanto approssimative, del genere strombazzato nei libelli e in certi siti anticlericali.



Con più prudenza e realismo si può stabilire che la Chiesa cattolica costa in ogni caso ai contribuenti italiani almeno quanto il ceto politico. Oltre quattro miliardi di euro all'anno, tra finanziamenti diretti dello Stato e degli enti locali e mancato gettito fiscale. La prima voce comprende il miliardo di euro dell'otto per mille, i 650 milioni per gli stipendi dei 22 mila insegnanti dell'ora di religione ("Un vecchio relitto concordatario che sarebbe da abolire", nell'opinione dello scrittore cattolico Vittorio Messori), altri 700 milioni versati da Stato ed enti locali per le convenzioni su scuola e sanità. Poi c'è la voce variabile dei finanziamenti ai Grandi Eventi, dal Giubileo (3500 miliardi di lire) all'ultimo raduno di Loreto (2,5 milioni di euro), per una media annua, nell'ultimo decennio, di 250 milioni. .A questi due miliardi 600 milioni di contributi diretti alla Chiesa occorre aggiungere il cumulo di vantaggi fiscali concessi al Vaticano, oggi al centro di un'inchiesta dell'Unione Europea per "aiuti di Stato". L'elenco è immenso, nazionale e locale Sempre con prudenza si può valutare in una forbice fra 400 ai 700 milioni il mancato incasso per l'Ici (stime "non di mercato" dell'associazione dei Comuni), in 500 milioni le esenzioni da Irap, Ires e altre imposte, in altri 600 milioni l'elusione fiscale legalizzata del mondo del turismo cattolico, che gestisce ogni anno da e per l'Italia un flusso di quaranta milioni di visitatori e pellegrini. Il totale supera i quattro miliardi all'anno, dunque una mezza finanziaria, un Ponte sullo Stretto o un Mose all'anno, più qualche decina di milioni.



La Chiesa cattolica, non eletta dal popolo e non sottoposta a vincoli democratici, costa agli italiani come il sistema politico. Soltanto agli italiani, almeno in queste dimensioni. Non ai francesi, agli spagnoli, ai tedeschi, agli americani, che pure pagano come noi il "costo della democrazia", magari con migliori risultati.



Si può obiettare che gli italiani sono più contenti di dare i soldi ai preti che non ai politici, infatti se ne lamentano assai meno. In parte perché forse non lo sanno. Il meccanismo dell'otto per mille sull'Irpef, studiato a metà anni Ottanta da un fiscalista all'epoca "di sinistra" come Giulio Tremonti, consulente del governo Craxi, assegna alla Chiesa cattolica anche le donazioni non espresse, su base percentuale. Il 60 per cento dei contribuenti lascia in bianco la voce "otto per mille" ma grazie al 35 per cento che indica "Chiesa cattolica" fra le scelte ammesse (le altre sono Stato, Valdesi, Avventisti, Assemblee di Dio, Ebrei e Luterani), la Cei si accaparra quasi il 90 per cento del totale. Una mostruosità giuridica la definì già nell'84 sul Sole 24 Ore lo storico Piero Bellini.



Ma pur considerando il meccanismo "facilitante" dell'otto per mille, rimane diffusa la convinzione che i soldi alla Chiesa siano ben destinati, con un ampio "ritorno sociale". Una mezza finanziaria, d'accordo, ma utile a ripagare il prezioso lavoro svolto dai sacerdoti sul territorio, la fatica quotidiana delle parrocchie nel tappare le falle sempre più evidenti del welfare, senza contare l'impegno nel Terzo Mondo. Tutti argomenti veri. Ma "quanto" veri?



Fare i conti in tasca al Vaticano è impresa disperata. Ma per capire dove finiscono i soldi degli italiani sarà pur lecito citare come fonte insospettabile la stessa Cei e il suo bilancio annuo sull'otto per mille. Su cinque euro versati dai contribuenti, la conferenza dei vescovi dichiara di spenderne uno per interventi di carità in Italia e all'estero (rispettivamente 12 e 8 per cento del totale). Gli altri quattro euro servono all'autofinanziamento. Prelevato il 35 per cento del totale per pagare gli stipendi ai circa 39 mila sacerdoti italiani, rimane ogni anno mezzo miliardo di euro che il vertice Cei distribuisce all'interno della Chiesa a suo insindacabile parere e senza alcun serio controllo, sotto voci generiche come "esigenze di culto", "spese di catechesi", attività finanziarie e immobiliari. Senza contare l'altro paradosso: se al "voto" dell'otto per mille fosse applicato il quorum della metà, la Chiesa non vedrebbe mai un euro.



Nella cultura cattolica, in misura ben maggiore che nelle timidissime culture liberali e di sinistra, è in corso da anni un coraggioso, doloroso e censuratissimo dibattito sul "come" le gerarchie vaticane usano il danaro dell'otto per mille "per troncare e sopire il dissenso nella Chiesa". Una delle testimonianze migliori è il pamphlet "Chiesa padrona" di Roberto Beretta, scrittore e giornalista dell'Avvenire, il quotidiano dei vescovi. Al capitolo "L'altra faccia dell'otto per mille", Beretta osserva: "Chi gestisce i danari dell'otto per mille ha conquistato un enorme potere, che pure ha importantissimi risvolti ecclesiali e teologici". Continua: "Quale vescovo per esempio - sapendo che poi dovrà ricorrere alla Cei per i soldi necessari a sistemare un seminario o a riparare la cattedrale - alzerà mai la mano in assemblea generale per contestare le posizioni della presidenza?". "E infatti - conclude l'autore - i soli che in Italia si permettono di parlare schiettamente sono alcuni dei vescovi emeriti, ovvero quelli ormai in pensione, che non hanno più niente da perdere...".



A scorrere i resoconti dei convegni culturali e le pagine di "Chiesa padrona", rifiutato in blocco dall'editoria cattolica e non pervenuto nelle librerie religiose, si capisce che la critica al "dirigismo" e all'uso "ideologico" dell'otto per mille non è affatto nell'universo dei credenti. Non mancano naturalmente i "vescovi in pensione", da Carlo Maria Martini, ormai esiliato volontario a Gerusalemme, a Giuseppe Casale, ex arcivescovo di Foggia, che descrive così il nuovo corso: "I vescovi non parlano più, aspettano l'input dai vertici... Quando fanno le nomine vescovili consultano tutti, laici, preti, monsignori, e poi fanno quello che vogliono loro, cioè chiunque salvo il nome che è stato indicato". Il già citato Vittorio Messori ha lamentato più volte "il dirigismo", "il centralismo" e "lo strapotere raggiunto dalla burocrazia nella Chiesa". Alfredo Carlo Moro, giurista e fratello di Aldo, in uno degli ultimi interventi pubblici ha lanciato una sofferta accusa: "Assistiamo ormai a una carenza gravissima di discussione nella Chiesa, a un impressionante e clamoroso silenzio; delle riunioni della Cei si sa solo ciò che dichiara in principio il presidente; i teologi parlano solo quando sono perfettamente in linea, altrimenti tacciono".



La Chiesa di vent'anni fa, quella in cui Camillo Ruini comincia la sua scalata, non ha i soldi per pagare gli impiegati della Cei, con le finanze scosse dagli scandali e svuotate dal sostegno a Solidarnosc. La cultura cattolica si sente derisa dall'egemonia di sinistra, ignorata dai giornali laici, espulsa dall'universo edonista delle tv commerciali, perfino ridotta in minoranza nella Rai riformata. Eppure è una Chiesa ancora viva, anzi vitalissima. Tanto pluralista da ospitare nel suo seno mille voci, dai teologi della liberazione agli ultra tradizionalisti seguaci di monsignor Lefebrve. Capace di riconoscere movimenti di massa, come Comunione e Liberazione, e di "scoprire" l'antimafia, con le omelie del cardinale Pappalardo, il lavoro di don Puglisi a Brancaccio, l'impegno di don Italo Calabrò contro la 'ndrangheta.

Dopo vent'anni di "cura Ruini" la Chiesa all'apparenza scoppia di salute. È assai più ricca e potente e ascoltata a Palazzo, governa l'agenda dei media e influisce sull'intero quadro politico, da An a Rifondazione, non più soltanto su uno. Nelle apparizioni televisive il clero è secondo soltanto al ceto politico. Si vantano folle oceaniche ai raduni cattolici, la moltiplicazione dei santi e dei santuari, i record di audience delle fiction di tema religioso. Le voci di dissenso sono sparite. Eppure le chiese e le sagrestie si svuotano, la crisi di vocazioni ha ridotto in vent'anni i preti da 60 a 39 mila, i sacramenti religiosi come il matrimonio e il battesimo sono in diminuzione.



Il clero è vittima dell'illusoria equazione mediatica "visibilità uguale consenso", come il suo gemello separato, il ceto politico. Nella vita reale rischia d'inverarsi la terribile profezia lanciata trent'anni fa da un teologo progressista: "La Chiesa sta divenendo per molti l'ostacolo principale alla fede. Non riescono più a vedere in essa altro che l'ambizione umana del potere, il piccolo teatro di uomini che, con la loro pretesa di amministrare il cristianesimo ufficiale, sembrano per lo più ostacolare il vero spirito del cristianesimo". Quel teologo si chiamava Joseph Ratzinger.

venerdì 26 ottobre 2007

Commento ad un commento:



"P.S.: non capisco questo astio contro la religione..."





Allora, i post precedenti li ho copiati da altri siti, non perche' sia convinto al 100% di quello che c'e' scritto, ma solo perche' li ho trovati divertenti e/o provocatori.

e almeno nel secondo caso viste le reazioni nei commenti.

Io personalmente ho un certo astio verso le religioni, pero' ognuno faccia come credo.



Pero' rigirato ai post ancora prima, riguardo ai politici ed ai religiosi che si interessano di politica e si arrogano il diritto di dire agli altri cosa fare mi scocciano molto.



Concludendo, a tutti i vescovi e similia che vogliono dirvi quello che dovete fare/pensare,

rileggete il post con l'anti 10 comandamenti e vedete quanto la cecita' delle persone ha fatto danni

negli anni passati e ancora oggi.!

mercoledì 24 ottobre 2007



1- Il credente deve andare contro a qualunque progresso scientifico.

2- Il credente deve militare contro il rapporto prematrimoniale e contro i preservativi. Chissenefotte se questi ultimi salvano la gente dall'AIDS, sono comunque blasfemi: il papa dice che è così, quindi è così.

3- Il credente ha il compito di reprimere la sessualità della sua progenie in modo ipocrita e alquanto morboso.

4- Il credente ha il dovere di demonizzare gli omosessuali.

5- Il credente deve pagare l'8 per mille e non fare domande su dove cazzo finiscono i soldi.

6- Il credente deve fare orecchie da mercante ed ignorare il fatto che i preti sono pericolosi pedofili, e mandare doverosamente i figli a farsi inculare al catechismo.

7- Il credente deve passare tutta la vita a pentirsi per peccati originali mai commessi, sperando in una ricompensa dell'aldilà.

8- Il credente deve leccare il culo al prete del paese ed entrare in idiozie tipo azione cattolica.

9- Il credente ha il compito di attuare un profondo lavaggio del cervello sui propri figli per evitare che finiscano in mani atee.

10- Il credente ha il diritto e il dovere di essere intollerante e di comportarsi con compatimento/superbia verso chiunque non creda nella sua suina divinità.



Toh...sono 10....come i comandamenti.

Persi 500 milioni per il ponte sullo Stretto


Con lo scioglimento della società Stretto di Messina e l'annullamento del contratto, 'sono stati persi 400-500 milioni di euro. Abbiamo fatto una furbizia'. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, riferendo del voto di ieri sera in commissione Bilancio con il quale si è deciso l'annullamento del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.

'Di fatto abbiamo buttato via 500 milioni, abbiamo fatto come i talebani. Difficile ora ricominciare', ha detto Di Pietro spiegando che 150 milioni sono andati alla società Stretto di Messina per il progetto preliminare del ponte e la realizzazione di tre gare.


venerdì 19 ottobre 2007

ho trovato una bella poesiola

sperando che non la troviate blasfema ^_^



""CANCRO CRISTIANO"

(endecasillabi con rima baciata)





V'è dottrina orrenda, qui in nostra italia,

che fu nostra matrigna o falsa balia.

Preti e frati ci dan falso per vero;

van attaccando il libero pensiero.

Ahi, quanti eroi vi furon sottomessi,

e prostrati da torture e processi.

Come la mafia, niente può fermarla

con quel nazi di Ratzinger che parla.

Fetida fede...uccide il progressismo...

Simulando un viscido perbenismo.

Falsa è questa dottrina, e assai funesta...

e senza posa l'uman core appesta.

"



qui non si amano molto i preti!!!!!

asd

asd

Finanziaria, vigilia della discussione in Senato


Emendamenti, più da Unione che da Cdl


Per la prima volta nella storia repubblicana le richieste di modifica della maggioranza battono quelle dell'opposizione







L'alleanza nella centrale d'acquisto Intermedia


Auchan punta sulle coop bianche di Crai


L'operazione attraverso la Sma, di proprietà della catena francese di supermercati



MILANO — Mentre Esselunga e Coop si fanno la guerra a colpi di pagine di pubblicità sui quotidiani, mentre Carrefour si prepara ad abbandonare il Sud Italia, deciso a vendere 11 ipermercati, Crai e Sma, in controtendenza si alleano, per affrontare insieme il brutto momento che sta vivendo la grande distribuzione. Un'alleanza «strategica e di lungo periodo » (non meno di 10 anni) che interessa l'intero sistema degli acquisti e dei servizi «prevedendo sinergie logistiche e organizzative».




 




 


"oggi diamo le notizie!

Molti denari pubblici sono stati buttati impegnati in Italia.it. Del totale di quelli previsti si parla di 35,9 milioni di euro effettivamente investiti. Un quadro aggravato anche dal fatto che, come ben sanno i lettori di Punto Informatico, mentre Italia.it veniva costruito, le Regioni, pur coinvolte in Italia.it, sviluppavano anche un Portale Interregionale che non solo non ha mai visto la luce ma, nonostante gli stanziamenti (13 milioni di euro), non sembra destinato a vederla mai.

giovedì 18 ottobre 2007

dal blog di grillo:



" "Gentile Ministro Padoa Schioppa,

Sono un ragazzo di 30 anni. Lavoro come operaio e vivo in periferia di una grande città e, ahimè, vivo ancora a casa dei miei. L’altro giorno ho sentito le sue parole in tv, e mi sono immediatamente identificato in coloro che lei definisce “bamboccioni”, quei trentenni che lei vorrebbe “mandar fuori da casa”. Mi son detto: “Grande Ministro, Lei ha ragione”. Così mi sono così rivolto alla mia Banca per poter ottenere un mutuo.“Grande Ministro, avrò finalmente una casetta tutta mia”, ho pensato!

Guadagno 1.140 € al mese + 13esima e 14esima, le quali spalmate in 12 mesi mi garantiscono un reddito mensile di 1.330 €

Visto che la rata mutuo non può superare 1/3 dello stipendio, mi posso permettere una rata di 443 € al mese.

Con questa rata mi viene concesso un mutuo di € 85.850 Euro in 30 anni (se aspettavo un altro po’, vista l’età, non me lo concedevano un mutuo trentennale… Grande Ministro, grazie per avermi fatto fretta!)

Con il mio bel preventivo in tasca, ho deciso di rivolgermi immediatamente ad uno studio notarile, per farmi preventivare le spese che dovrò sostenere per acquistare una casa.

Dagli 85.000 € dovrò infatti togliere:

- 4.000 € circa di tasse in fase d’acquisto. "Solo” 4.000 € visto che è la mia Prima Casa! (Grande Ministro, grazie)

- 3.300 € circa di Notaio per l’acquisto

- 2.500 € circa di Notaio per il mutuo

- 3.000 € circa di allacciamenti alle utenze acqua, gas, enel

Per un totale di 12.800 € circa.

Beh… ho ancora a disposizione ben 73.050 € per la mia casetta!

La dovrò arredare, ovviamente, mica posso dormire per terra....Mi sono rivolto così ad un mobilificio come ce ne sono tanti, per ora posso accontentarmi di una cucina, un tavolo con 4 sedie, un divano a due posti , un mobile tv, un letto matrimoniale, un armadio e due comodini… il minimo indispensabile. Mi conosco, mi saprò adattare.

7.500 € circa se i mobili me li monto io! Beh… pensavo peggio!

Ho ancora a disposizione ben 65.550 € per la mia casettina, sono sempre 130erottimilioni di una volta! (Grande Ministro, grazie!).

Entro gasatissimo in un’agenzia immobiliare, è arrivato il momento…

Con 65.550 € mi dicono che posso acquistare:

- 2 garage di 28 mq. al livello - 2 di un condominio di 16 piani

- 2 ampi locali (non comunicanti tra di loro) di mq. 21 ciascuno, nel seminterrato del condominio adiacente

Per l’abitazione più piccola ed economica - un bilocale trentennale di 55 mq. al 1° piano di uno stabile a 18/20 km dalla città - dovrei spendere 110.000 € !

Me ne torno a casa Ministro, a casa dei miei, ovviamente!

Ho fatto quattro conti: per potermi permettere quel bilocale, dovrei:

- o indebitarmi per altri 53 anni, quindi l’ultima rata la verserò finalmente a 83 anni (ammesso che ci arrivi)!

- oppure dovrei guadagnare 2.000 € al mese!

Grande Ministro, grazie!" Un bamboccione







Scarica<br />            l'ultimo numero del magazine Scarica "La Settimana"

"








oggi tocca ai videogiochi

mercoledì 17 ottobre 2007

Papal Bowling


Anche i membri ecclesiastici si divertono ogni tanto. Come? Giocando a bowling con le suore come bersagli! Ma buttarle giù non è proprio facilissimo... colpa della loro stazza robusta?


Usate il MOUSE per decidere la direzione del tiro, e il CLICK per lanciare la palla, quando la barra della potenza a sinistra sarà al punto giusto.




 


E' uscito in italiano il nuovo zelda! per nintendo DS

finalmente si torna a videogiocare degnamente.



For more widgets please visit www.yourminis.com

 

UNA RICERCA INGLESE


Più produttivi in ufficio con le parolacce


«Aiutano a combattere lo stress e contribuiscono a creare solidarietà tra i colleghi»






LONDRA - Le parolacce in ufficio rendono i dipendenti più produttivi: non solo aiutano a combattere lo stress, ma contribuiscono anche a creare solidarietà tra i colleghi. È quanto emerge da uno studio della Norwich University of East Anglia, secondo il quale l'uso di parole tabù sviluppa uno spirito di gruppo sul posto di lavoro. «I dipendenti - dice Yehuda Baruch, il professore che ha portato avanti la ricerca - usano continuamente un linguaggio volgare, da non considerare necessariamente negativo. Anzi si tratta di un fenomeno sociale e psicologico che non va sempre condannato». Il docente scoraggia però qualsiasi comportamento offensivo e suggerisce una possibile politica che autorizzi un uso misurato delle parolacce.

lunedì 15 ottobre 2007

POWERED BY PUBLICONS.DE

ste barrette sotto ai forum mi hanno sempre incuriosito

oggi ho scoperto che non servono a un cacchio.....
3.400.000 di PIRLA HANNO SPESO + DI 1 € PER UNA PREFERENZA .. VERGOGNATEVI..

nel processo alle cosiddette talpe della Dda di Palermo. pm: 9 anni a maresciallo del ros


Mafia, chiesti otto anni per Cuffaro


Il governatore è imputato per favoreggiamento a Cosa Nostra e rivelazione di notizie riservate

venerdì 12 ottobre 2007

rasi palindrome (in italiano e latino)

0) A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida, secca l'arena, l'erbe essa martellava. (107)


1) AVIDA DI VITA, DESIAI OGNI AMORE VERO, MA INGOIAI SEDATIVI, DA DIVA (53)


2) Ogni blusa coi gettoni di notte gioca sul bingo (39)


3) Ava donna miope presa la serpe poi m'annodava (37)


4) IN GIRUM IMUS NOCTE ECCE ET CONSUMIMUR IGNI (36)


5) ETTORE EVITAVA LE MADAME LAVATIVE E ROTTE  (35)


6) Era li', ai lati delle belle d'italia, ilare (33)


7) Accavalla denari, tirane dalla vacca (31)  (in "Calore vorticoso" di Primo Levi)


8) Eppure, le mie lodi ti do: lei me le ruppe (31)


9) O MORDO TUA NUORA O ARO UN AUTODROMO  (29)


10) aromatica tale mela, tacita mora! (27)


11) ora dieci lire per i licei daro' (25)


12) SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS (25)  (di significato circa: Il contadino Arepone (altra trad: all'aratro, sembra che arepo derivi dal greco) svolge il lavoro nei campi.


13) Roma? E no! Zante, Etna, zone... amor… (24) (Lorenzo Gori)


14) E con lievi viti vive il noce. (23)


15) Erano, sai, sei a Iesi a sonare. (23)


16) E noi, zar e Bill: "Liberazione!" (23) (Lorenzo Gori)


17) I TOPI NON AVEVANO NIPOTI  (21) 


18) Eran i mesi di seminare (19)


19) Occorre pepe per Rocco (18) 


20) Erano saette a sonare (18) 


21) Allor a fette farolla (15)


22) Annodai mia donna (15)


23) E ci dara' la radice (15) 


24) Adenoidi: Dio ne dà (15)


25) ai lati d'Italia (13)


26) anima di damina (13)


27) è nome di demone (13)


28) parlo col rap (11)


29) ETNA GIGANTE (11) 


30) avida diva (9)


31) M'ami, o imam? (9) (Paolo Beneforti)


32) Ave, Eva (6) (Lorenzo Gori)


 


Super-palindromo di 4587 lettere:


Ai lati, a esordir, dama e re, Pertini trepida, tira lieti moccoli, dialoga - vocina, pipa... -, ricorre alle battute. E’durata!... ne patì Trap: allena - mèritasi lodi testé - Juvitalia, mai amata. Il boato n’eruppe su filato, mero atto d’ira: assorga da gai palati, ingoi l’arena! Si rise, noi: gara azzurra - felicità, reti - e ricca! Né tacerò pose, ire, rapidi miti; citerò paure... però meritan oro. Ci sono rari tiri? Sia! ma i latini eroi goderono di rigore - c’è fallo -; "Fatale far tale rete": lassa prosopopea nei peani dona aìre facile. Ma "fatale" malessere globi dilata, rene, vene ci necrotizza: ratto, vago, da finir al còre (l’oblierà? Dall’idea - l’Erinni! - trepiderà: tic e tac...)... Lapsus saliente (idra! sillabo!): non amai Cabrini; flusso acre - pus era? Sudore? - bile d’ittero ci assalì: risa brutali, amaro icore... Fiore italo, cari miei, secca, alidirà vizzito là, se sol - a foci nuove diretti, fisi - a metà recedete: l’itala idea di vis (i redivivi, noti, ilari miti!) trapasserà, inerte e vana, in italianità lisa, banal. Attutite relativa ira, correte: eterni onori n’avrete! Sibili - tre "fi" - di arbitro: finita lì metà partita; reca loro l’animo di lotta, fidata ripresa! mira, birra ridà! attuta ire, bile! La si disse "eterea", la Catalogna: alla pari terrò cotali favolose ore... Notte molle, da re! Poeti m’illusero ("Va’!", "Fa’!", "Osa!") colla fusione - esile, serica, viva -, rime lepide, tra anelito d’età d’oro e rudezze d’orpello; così cederò all’eros, ai sensi rei; amai - l’amavo... - una grata città, la gag, la vita; nutro famosa cara sete, relativa a Lalo, Varese, De Falla, Petrassi, e Ravel, e Adam, e Nono... Sor... bene, totale opaca arte; né pago fui per attori, dive, divi (lo sarò?)... Là ogni avuto, mai sopito piacere s’evaporò, leggera falena era: se con amor, lì, alla cara - cotale! - virile sera - coi guadi sereni, grevi da dare angine, beati - lo paragono, decàde a ludo, mollica, vile cineseria, onere. Sì! Taccola barocca allora rimane, meno mi tange: solo apatia apporterà, goffa noia... Paride, Ettore e soci trovarono sì dure sorti - riverberare di pira desueta! - coi gelosi re dei Dori (trono era d’ira, Era, Muse); a Ilio nati e no, di elato tono, di rango, là tacitati - re... mogi -, videro Elleni libare, simil a Titani, su al Pergamo: idem i Renani e noi... "...caparbi", vaticinò - tono trepido -, ed ora tange là tale causale trofeo (coppa di rito è la meta della partita), trainer fisso; mìralo come l’anemone: fisso, raro, da elogi... D’animo nobile, divo mai: mai tetro, fatale varò la tattica. Cito Gay, ognor abile devo dir: da Maracanà sono tacco, battuta... Ai lati issò la vela l’ala latina Bruno: cerca la rete, si batte assai, opera lì, fora, rimargina... Bergomi, nauta ragazzo, riserra giù sì care fila: è l’età... Coi gradi vedo - troppa la soavità - capitano Dino, razza ladina. Rete vigila! dilàtati...!: la turba, l’arena, ti venera. Ad ogni rado, torpido e no, tirabile tiro, trapelà rapidità sua: parò (la tivù, lì, diè nitidi casi). Di tutto - fiero, mai di fatica, vivace - raccatta: e, se tarpate, le ali loro - è la verità - paion logore. Zoff (ùtinam!) è dei... Parà: para... Piede, mani, tuffo: zero gol, noi a patire. Vale oro: lì, là... è l’età... "Pratese, attacca! reca vivacità!", "Fidiamo!", "Rei fottuti disaciditi!"... Nei diluvi, talora pausati, di parole partorite lì, baritone o di proto, da ring o da arene ("Vita nera là, brutalità tali da ligi veterani, da... lazzaroni!", "Dònati! pàcati va’! osa!: l’apporto devi dar!", "Giocate leali, feraci!", "Su i garresi!", "Rozza gara!", "Tu, animo!", "Grèbani! Grami!", "Raro filare!"; poi: "Assaetta!", "Bis!" e "Ter!"), alacre, con urbanità, l’alalà levossi: "Italia!", a tutta bocca, tonò. Sana cara Madrid, ove delibaron Goya... gotica città talora velata...: forte ti amiamo! Vi delibo nomina di goleador a Rossi - fenomenale! -: mò, colà, rimossi freni artati (tra palle date male o tiri dappoco è forte la sua celata legnata), rode, o d’ipertono, tonicità, vibra. Pacione inane, rimediò magre, plausi - nati tali - miserabili nelle ore di Vigo (meritàti!); Catalogna ridonò totale idoneità - noi lì a esumare, a ridare onor - tiro diede, riso; le giocate use - da ripide, rare, brevi, ritrose, rudi - son ora vorticose e rotte, e d’ira paion affogare (troppa?). Aìta, Paolo!: segna, timone mena, mira, rolla, accora, balòccati sereno, aìre - se Nice li vacillò - modula e dà (cedono...): gara polita e benigna - e rada, di vergine residua... - gioca. Re s’è lì rivelato (Caracalla? Il romano Cesare!): anela, fa, regge loro, pavese reca...: ipotiposi amo. Tu va’ in goal, ora! Sol, ivi, devi dirottare più foga: penetra a capo elato - tenebroso non è... - ma da elevare, issar te, palla, fede, sera (vola, là) a vitale rete! Sarà caso... Ma Fortuna ti valga galattica targa, nuova malìa: mai Eris ne sia sorella! Or è deciso: colle prodezze, dure e rodate doti - lena, arte di Pelè, mira -, vivaci rese lì sé e noi: su fallo (caso a favore sul limite, opera dell’ometto nero) è solo, va filato, corre, tira, palla angolata cala... è rete! Essi di sale, l’Iberia tutta a dir "Arriba!", rimaser. Pirata? Di fatto li domina... Loro lacerati tra patemi; Latini forti, braidi, fertili, bis e ter van, ìrono in rete... E terrò cari a vita: le reti; tutta l’anabasi latina; i Latini, a nave e treni, a ressa partiti (mìrali!); i toni vivi, derisivi, d’aedi alati; le tede cerate ("Mai sì fitte" ridevo: unico falò s’esalò, tizzi vari di là accesi); e i miracolati eroi, feroci... Oramai la turba si rilassa: i coretti deliberò d’usare. Supercaos sul finir! Baciamano? No: balli sardi, etnei lassù (spalcate!); citaredi per tinnire, là, ed il "la" dare; il Bolero, clarini, fado, gavotta, razzi, torce (Nice n’è venerata) lì. Di bolge, resse, la melata famelica "feria" anodina è piena, e po’ po’ sorpassa l’etere la trafelata folla. Fecero giri d’onore: dogi o re, in Italia, mai si ritirarono sì coronati. Remore, Perù, aporetici timidi pareri... e sopore, catenacci reiterati, Cile, far ruzza: a ragione si risanerà lì ogni itala piaga; da grossa a ridotta, o remota, lì fu, seppur nota, obliata. Mai amai la tivù: jet-set, idoli, satire...; ma nella partita - penata, rude e tutta bella: erro? - ci rapì: panico vago, lai di locco, mite ilarità di Pertini... tre pere a Madrid, rosea Italia! (FRASE PALINDROMA DI 4587 LETTERE di Beppe Varaldo da "Anagrammi e giochi di parole", di Francesco Adami e Roberto Lorenzoni; Oscar Giochi Mondadori, 1989)

giovedì 11 ottobre 2007

Sempre su casini:



"Guai se commettessimo l'errore capitale ed imperdonabile di lasciare ad appannaggio del centrosinistra la questione morale e la lotta alla mafia!" (Pierferdinando Casini, presidente della Camera, al congresso nazionale dell'Udc, 5 luglio 2005).



E SUBITO DOPO



"Non faremo sconti: a parte CUFFARO, in Sicilia non ricandideremo nessun inquisito" (Pierferdinando Casini, l'Espresso, 23 febbraio 2006).
Gentiloni. Non si è mai visto ministro tanto sfacciatamente e spudoratamente bugiardo.

Sul programma dell'Unione c'era un passaggio in cui si riconoscevano i diritti della tv europa 7 delle fequenze sfruttate da rete4, che a tutt'oggi resta ancora abusiva.

Ebbene, dopo un anno di Governo ancora niente (come tutto il resto, tra l'altro).
Oggi riportiamo uno stralcio di un bell'articolo tratto da http://pierferdinandocasini.blogspot.com/

che vi consiglio di andare a leggere per intero



" Ma la colpa non è solo di Casini, no. La colpa è dei giornalisti che a Pierferdy non chiedono mai nulla al riguardo. Avete mai visto Vespa domandare: "Mi scusi Casini, non le sembra incoerente dichiararsi a favore della famiglia tradizionale ed essere allo stesso tempo divorziato e risposato?". Avete visto nessuno fare questo? In altri paesi uno che si trovasse in una situazione di totale incoerenza come quella di Casini sarebbe letteralmente bombardato, braccato dalla stampa, annientato. Non potrebbe neanche apparire in televisione. Ma noi no. Noi siamo speciali. Noi siamo quelli del "volemose bene"... E lo votiamo pure!"



Ebbene si non ci piaccio i basabanchi e nemmeno i cattocomunisti!!!

salus

Quando i missionari vennero per la prima volta nella nostra terra, loro avevano le Bibbie e noi avevamo la terra. Cinquant'anni dopo, noi avevamo le Bibbie e loro avevano la terra.


Jomo Kenyatta primo presidente del Kenya dopo l'indipendenza


dovrei metterli sulle colonne sti accrocchi.. ma sono superpigro

martedì 9 ottobre 2007

lunedì 8 ottobre 2007

ENERGY DRINK



Stanno per mettere in commercio una nuova bibita per salutisti-macrobiotici-vegani-bioseguaci.



La suddetta sarà a base di fagioli, e visto il principale ingrediente si chiamerà LAMONSODA!!!






e perche' no??? ah ah ah!!!!



vignetta relativa alla cosa
I dati che sono riportati qui in basso sono stati presi dal sito ufficiale del Senato






Trattamento economico dei Senatori




La principale voce delle competenze spettanti al parlamentare è l'indennità, quella che nel linguaggio comune è definita "stipendio". Seguono la diaria e i rimborsi: per le spese inerenti lo svolgimento del mandato parlamentare, per le spese accessorie di viaggio e per le spese telefoniche.


Completano la scheda le voci sull'assegno di solidarietà (cioè il trattamento di fine mandato), sulle prestazioni previdenziali e sanitarie e sui trasporti.

Indennità parlamentare


(...) L'indennità è corrisposta per 12 mensilità. L'importo mensile spettante nel 2007 è pari a 5.613,59 euro al netto della ritenuta fiscale (€ 4.015,18), nonché delle quote contributive per l'assegno vitalizio, per l'assegno di solidarietà e per l'assistenza sanitaria. Nel caso in cui il Senatore versi anche la quota aggiuntiva per la reversibilità dell'assegno vitalizio, l'importo netto dell'indennità scende a 5.355,46 euro.

Diaria


Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965.

La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 258,23 euro per ogni giorno in cui si svolga almeno una seduta dell'Assemblea con votazioni qualificate e verifiche del numero legale, se il Senatore non partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.


Rimborso delle spese per lo svolgimento del mandato parlamentare


A titolo di rimborso forfettario per le spese sostenute per le attività e i compiti connessi con lo svolgimento del mandato parlamentare, è previsto un contributo mensile di 4.678,36 euro, in parte (35% pari a 1.637,43 euro) erogato direttamente al Senatore ed in parte (65% pari a 3.040,93 euro) erogato al Gruppo parlamentare di appartenenza.


Spese di trasporto e spese di viaggio


I Senatori usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.

Per i trasferimenti dal luogo di residenza a Roma, è previsto un rimborso spese forfettario, il cui ammontare annuo è pari a 15.379,37 euro, per il Senatore che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto o la stazione ferroviaria più vicina al luogo di residenza, ed a 18.486,31 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km. Per i Senatori residenti a Roma ed eletti in collegi del Lazio, il rimborso è corrisposto nella misura di 7.689,68 euro.


Spese telefoniche


I Senatori dispongono di una somma annua di 4.150 euro per le spese telefoniche, inclusi i servizi di connettività.


Assistenza sanitaria integrativa


E' previsto il rimborso delle spese sanitarie ai Senatori (anche cessati dal mandato ovvero ai titolari di trattamento di reversibilità, nonché ai rispettivi familiari) iscritti al servizio di Assistenza Sanitaria Integrativa, nei limiti fissati dal Regolamento e dal Tariffario che disciplinano tale Assistenza. Gli iscritti versano un contributo commisurato alle competenze mensili lorde (i Senatori in carica il 4,5% pari a euro 540,27; i titolari di assegni vitalizi il 4,7% dell'importo lordo) e quote aggiuntive per i familiari.


Assegno di solidarietà (a fine mandato)


Il Senatore versa mensilmente al Fondo di solidarietà il 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari ora a 804,40 euro. Al termine del mandato parlamentare, il Senatore riceve l'assegno di solidarietà (anche denominato "di fine mandato"), che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).


Assegno vitalizio


Anche in questo caso, il Senatore versa mensilmente una quota - l'8,6 per cento, pari ora a 1.032,51 euro, piu il 2,15 per cento, come quota aggiuntiva per la reversibilità, pari a 258,13 euro - della propria indennità lorda, che viene accantonata per il pagamento degli assegni vitalizi, come previsto da un apposito Regolamento approvato dal Consiglio di Presidenza.

In base alle norme contenute in tale Regolamento, recentemente modificato, il Senatore cessato dal mandato riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età, purché abbia svolto il mandato parlamentare per almeno 5 anni. Il limite di età è ridotto di 1 anno per ogni anno di mandato oltre il quinto, fino al limite inderogabile di 60 anni.

Lo stesso Regolamento prevede la sospensione del pagamento del vitalizio qualora il Senatore sia rieletto al Parlamento nazionale ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale. (...)

mercoledì 3 ottobre 2007

Basta! Parlamento pulito

aggiungiamo aggiungiamo!
Appello per la Giustizia - Per De Magistris

manco so' cos'e' ma provo ad incollare i codici dei vari siti sul mio.. queste era da Beppe Grillo che fa' sempre moda!!!! argh argh

venerdì 28 settembre 2007

Ho aperto un nuovo blog.

o meglio mi sono registrato anche su blogger.

vedremo dove scrivero'

ah ah ah ah

non sono pazzo

o forse si'??????



cmq e' qui

http://madoka-kun.blogspot.com/

giovedì 27 settembre 2007

mercoledì 26 settembre 2007

Forse non tutti sanno che...

Clemente Mastella, attuale Ministro di Grazia e Giustizia, nonché Sindaco di Ceppaloni, avente diritto quindi a doppio stipendio e relativi doppi benefici, nasce professionalmente come giornalista. Ma come inizia la carriera di costui? Semplice: Mastella stesso racconta come l'assunzione alla Rai sarebbe stata agevolata da una raccomandazione del potentissimo democristiano Ciriaco De Mita, tanto che ne seguirono ben 3 giorni di sciopero della redazione locale. In vista delle elezioni politiche del 1976, come sempre racconta lui stesso, nelle pause pranzo dei dipendenti della Rai, chiedeva "ai centralinisti di telefonare nei comuni del mio collegio elettorale. Mi facevo introdurre come direttore della Rai e segnalavo questo nostro bravo giovane da votare: Clemente Mastella. Funzionò". Mastella fu quindi eletto deputato, nelle fila della Democrazia Cristiana. E dopodiché non ha piú tolto il sedere da una poltrona. Molto discussi sono i trascorsi rapporti di amicizia con l'ex-presidente del consiglio comunale di Villabate e condannato per mafia Francesco Campanella. Rapporti tanto stretti che Mastella fu testimone delle nozze di Campanella. Alle stesse nozze fu testimone anche il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.All'inizio del febbraio 2007 viene raggiunto da un avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Napoli. L’ipotesi formulata dagli inquirenti è quella di concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento del Napoli Calcio, dichiarato nel 2004 con sentenza del Tribunale di Napoli. L'iscrizione nel registro degli indagati rappresenta un fatto dovuto, dal momento che, all'epoca della commissione dei presunti illeciti (2002), Mastella era membro a tutti gli effetti del consiglio di amministrazione della Società di cui era, tra l'altro, vicepresidente. Interpellato al riguardo, Mastella si è ovviamente chiamato fuori dal crac della squadra, sostenendo di non aver mai partecipato direttamente alla gestione della Società.



fonte "Wikipedia"
In queste settimana va' di moda la politica, e l'antipolitica, allora anch'io per riempire un po' sto moblog (morto blog) vi metto un bel post su Mastella tratto da wikipedia e tratto da uno dei tanti blog contro lo stesso Mastella.

mi ha molto divertito e allora ve lo incollo.

P.S. non sono molto toccato dal partito in questione, diciamo che sono sopra le righe.... (azzo vuol dire....)



copia:

Forse non tutti sanno che...

Clemente Mastella, attuale Ministro di Grazia e Giustizia, nonché Sindaco di Ceppaloni, avente diritto quindi a doppio stipendio e relativi doppi benefici, nasce professionalmente come giornalista. Ma come inizia la carriera di costui? Semplice: Mastella stesso racconta come l'assunzione alla Rai sarebbe stata agevolata da una raccomandazione del potentissimo democristiano Ciriaco De Mita, tanto che ne seguirono ben 3 giorni di sciopero della redazione locale. In vista delle elezioni politiche del 1976, come sempre racconta lui stesso, nelle pause pranzo dei dipendenti della Rai, chiedeva "ai centralinisti di telefonare nei comuni del mio collegio elettorale. Mi facevo introdurre come direttore della Rai e segnalavo questo nostro bravo giovane da votare: Clemente Mastella. Funzionò". Mastella fu quindi eletto deputato, nelle fila della Democrazia Cristiana. E dopodiché non ha piú tolto il sedere da una poltrona. Molto discussi sono i trascorsi rapporti di amicizia con l'ex-presidente del consiglio comunale di Villabate e condannato per mafia Francesco Campanella. Rapporti tanto stretti che Mastella fu testimone delle nozze di Campanella. Alle stesse nozze fu testimone anche il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.All'inizio del febbraio 2007 viene raggiunto da un avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Napoli. L’ipotesi formulata dagli inquirenti è quella di concorso in bancarotta fraudolenta per il fallimento del Napoli Calcio, dichiarato nel 2004 con sentenza del Tribunale di Napoli. L'iscrizione nel registro degli indagati rappresenta un fatto dovuto, dal momento che, all'epoca della commissione dei presunti illeciti (2002), Mastella era membro a tutti gli effetti del consiglio di amministrazione della Società di cui era, tra l'altro, vicepresidente. Interpellato al riguardo, Mastella si è ovviamente chiamato fuori dal crac della squadra, sostenendo di non aver mai partecipato direttamente alla gestione della Società.

incollato!!



vi ricordo che e' ministro della giustizia (quale????)

byez

martedì 25 settembre 2007

NO! la modifica e' l'inserimento del riquadro del nick ancestrale.....................

venerdì 21 settembre 2007

giovedì 12 luglio 2007

Potrebbe sembrare un blog morto, e forse lo e!

cmq son vivo, si lavora, si vive, ci si rompe i coglioni.

Un salutone a tutti i disperati che disgraziatamente per loro finiscono in sta paginetta

saluti

lunedì 23 aprile 2007

Eccoci a fine aprile. praticamente e' mesi che sto blog e' morto.

di tempo non ne ho, e se ne ho ultimamente lo perdo sulle aste ebay di videogiochi.

Mi sono preso un gamecube a prezzo stracciato e mi sono messo a recuperare qualche gioco da fare con gli amici......

era l'ultima mania internettiana che mi mancava per essere un malato 100%.

Beh ora mi rimetto a lavorare.

Se volete contattarmi sempre gmail e gtalk.

in orario di lavoro se non sono in cantiere mi beccate.

ciao

mercoledì 17 gennaio 2007

Anno nuovo vita nuova....

chissa se sara' cosi'

Intanto il tempo e' tiranno.

se volete comunicare con me in presa diretto in orari

d'ufficio gmail e gtalk

Besos Beppe