lunedì 17 dicembre 2007

E i contenuti di quei tanto temuti monologhi sono stati svelati ieri sera a teatro, a Roma, sul palcoscenico dell'Ambra Jovinelli. Risultato - e lo diciamo per Campo dall'Orto, direttore di La7 -: tutto esaurito. Ottocento persone in sala e duecento rimaste fuori al freddo, in piedi davanti ai maxischermi nonostante il freddo. Un attacco alla religione, che plagia i giovani e che andrebbe insegnata solo dopo i 40 anni, a maturità raggiunta, e a Ratzinger che in questi giorni non fa la fila alla Posta a pagare l'Ici: «Guardate Papa Razzi (così lo chiama Luttazzi, ndr.) come ride - dice mentre alle spalle appare un'immagine del Pontefice sorridente -. Anche io riderei se la mia azienda non fosse tenuta a pagare le tasse». E ancora: «Il Papa scrive che la scienza non conta nulla senza la fede, allora da domani, per favore, niente antibiotici a Papa Razzi». Poi difende le unioni civili: «Se la Chiesa vuole impicciarsi nella politica italiana, prima paghi le tasse, altro che 8 per mille».



«A scanso di equivoci - ha detto Luttazzi a inizio serata - non siamo qui per me, ma per tutti noi, per difendere il nostro diritto di decidere cosa guardare in televisione». E si è detto dispiaciuto che gli abbiano cancellato la trasmissione «proprio adesso che Berlusconi mi aveva chiamato per piazzare una soubrette nel mio show»... Battute a parte, La7 ha perso un'ottima occasione e ha offusacato la propria immagine di tv libera. D'altra parte già in passato la lunga mano della Chiesa era riuscita a intervenire su quella stessa rete, quando l'imitazione di Ratzinger fatta da Crozza venne "momentaneamente" sospesa... Dì la tua. (Libero News

Nessun commento:

Posta un commento